Il paese della musica
Grande attenzione alla cultura
Facilmente raggiungibile da Torino in poco più di mezz’ora – Castiglione ha una struttura urbanistica assai particolare. È formata, infatti, da alcuni nuclei principali: La Rezza, Pedaggio, Castiglione Alto e San Rocco, nonché da una serie di località e frazioni che distano talmente poco, da esserne considerate quasi parte integrante. Parliamo in particolare di Cordova, La Piana, Case sparse, Rivodora e San Martino.
Per diversi anni, inoltre, a partire dal 1928, l’abitato di Castiglione fu accorpato, per volere del regime fascista dell’epoca, al comune di Gassino, e solo nel luglio del 1947 tornò ad essere autonomo. Le prime informazioni storiche su Castiglione risalgono però alla prima metà del XII secolo, per tanto, tra i monumenti principali si può annoverare l’antico Castello dei Turinetti, di cui restano alcune mura e la cappella, poiché andò distrutto, per mano dei francesi alla fine del Seicento. Ci sono, in compenso molte chiese. La chiesa di San Rocco, ad esempio, fu fatta edificare dalla comunità di Castiglione, nel nucleo storico dell’insediamento, nel 1720 su progetto di Antonio Falletti di Barolo, mentre, a Cordova, si può visitare la parrocchiale di San Grato, che risale al 1671. Da citare anche le cappelle di San Sebastiano, di Santa Maria Nascente (a Castiglione alto) e di San Dalmazzo (all’inizio di strada Cordova). Sparse nelle colline intorno, inoltre, sorgono numerose ville storiche.
Il paese è animato da un certo fermento culturale e artistico, in particolare per quanto riguarda la poesia e la musica, sulle quali sono incentrati diversi progetti e manifestazioni locali, in ricordo di alcuni artisti che qui sono nati o vissuti. Non tutti sanno, infatti, che Castiglione vanta una scuola di musica piuttosto rinomata. Questo si deve principalmente al fatto che qui nacque – a fine Ottocento – il musicista Federico Caudana che fu anche compositore, organista e direttore di coro. La scuola, nata in seno all’amministrazione comunale, come servizio pubblico educativo per l’insegnamento della musica, è gestita dall’Associazione di promozione sociale intitolata appunto a “Federico Caudana” e ha il compito di diffondere la cultura musicale, accompagnando soprattutto i giovani nello studio di una vasta gamma di strumenti, dai primi passi fino alla preparazione per gli esami d’ingresso al conservatorio. Ogni anno la scuola tiene un saggio finale dei propri allievi in occasione della Festa Patronale che ha luogo nel mese di settembre. Un altro artista che, sebbene non sia nato qui, scelse però di stabilirvisi negli ultimi anni della sua vita, fu il poeta parmense Renzo Pezzani. Per celebrarne il ricordo, Castiglione ha indetto il Premio di poesia Reuse Nostran-e che ha luogo solitamente tra maggio e giugno.
Particolare è anche la Festa di san Sebastiano che si celebra, invece, il 20 gennaio e che ha una storia curiosa. Sembra che in un lontano – e non ben precisato – passato, le locuste abbiano devastato le campagne intorno a Castiglione, diffondendo nel paese una pestilenza che ridusse alla fame la popolazione. Gli abitanti, d’accordo con le autorità, decisero quindi, proprio il giorno di san Sebastiano, di utilizzare il granturco, tenuto da parte, per preparare una polenta così abbondante, da poter sfamare tutti. Da allora è rimasta l’usanza di ritrovarsi, ogni anno in piazza, proprio il 20 gennaio, per festeggiare il santo, mangiando, ancora oggi, polenta con aggiunta di salsiccia e altri prodotti locali.
Immagini fotografiche: Vergnano&Vergnano