Il paese dei ponti
Una piccola Parigi
Adagiato sulle rive del Po, l’abitato di San Mauro, come una sorta di piccola Parigi, è collegato da ponti.
Solo due, per la verità ma il suo Ponte Vecchio, con le ampie arcate in mattoni, è un capolavoro dell’architettura dei primi del ‘900.
La sua rive gauche, confinante con il quartiere torinese di Bertolla, è più recente e meno estesa, mentre sulla sponda destra si articola il centro storico, che dista da quello di Torino poco più di una decina di chilometri. Con un tratto di portico sulla via principale, dove si può passeggiare o fermarsi a degustare la locale pasticceria, il centro storico di San Mauro è elegante e ben curato. Specialità del luogo sono le fragole che arricchiscono meringate e torte o che, in alternativa, vengono glassate con cioccolato.
La storia narra che nel 1706, durante l’assedio di Torino da parte dei Francesi, molti dei raccolti e delle campagne fossero andati distrutti e che l’Abate, che in quegli anni governava la comunità locale, abbia chiesto, quale risarcimento, di poter estirpare dalle Residenze Reali un certo numero di piantine di fragole da trapiantare in questa zona.
San Mauro vanta numerosi luoghi di interesse storico, tra cui il Castello Sambuy, che si trova a nord del paese, in direzione Casale Monferrato e, al pari di Torino, una curiosa opera architettonica di Alessandro Antonelli: la Torre del Moncanino. Anche se non imponente come la Mole, possiede un’architettura comunque insolita. Si tratta di un edificio in stile neogotico che risale alla seconda metà dell’Ottocento, costruita in mattoni, su sette lati per un’altezza di 52 metri, con finestre a sesto acuto e balconate. Sulla sua cima, un Angelo, indica la direzione vento.
Oltre alla tradizionale Festa delle Fragole, che si svolge nel mese di maggio, diverse altre manifestazioni animano la zona in altrettanti diversi periodi dell’anno. La Mangialonga Fragole e Mulini, ad esempio, con i suoi 20 chilometri da percorrere a piedi o in bici, parte da San Mauro per arrivare a Settimo, passando per Castiglione, Gassino e San Raffaele Cimena. Si tratta di un tour nel verde del Parco della Collina del Po, alla scoperta dei sapori, dei mulini e dei colori locali.
Oltre alla tradizionale Festa delle Fragole, che si svolge nel mese di maggio, diverse altre manifestazioni animano la zona in altrettanti diversi periodi dell’anno. La Mangialonga Fragole e Mulini, ad esempio, con i suoi 20 chilometri da percorrere a piedi o in bici, parte da San Mauro per arrivare a Settimo, passando per Castiglione, Gassino e San Raffaele Cimena. Si tratta di un tour nel verde del Parco della Collina del Po, alla scoperta dei sapori, dei mulini e dei colori locali.
Il Mulino Sambuy è un esempio di antico mulino a pietra che esisteva già nel medioevo. Nel 1867 è diventato un mulino di terraferma per opera dell’architetto Amedeo Peyron, il famoso progettista del primo Parlamento italiano di Torino. Oggi rappresenta, invece, un polo di aggregazione che, attraverso i suoi spazi e le sue iniziative, favorisce la crescita e lo sviluppo del territorio e dei suoi abitanti, creando manifestazioni, rassegne e nuove reti di cooperazione. Sono da annoverare anche, il Carnevale Sanmaurese, con tanto di distribuzione in piazza di “polenta, bodin e sautissa”, e il Presepe Vivente che viene allestito, ovviamente, nel periodo natalizio, intorno all’antica Abbazia di Pulcherada, l’edificio storico di maggior imponenza e importanza del luogo. L’insediamento religioso di Pulchra Rada, le cui prime notizie risalgono all’anno 990, fu infatti, il nucleo originario sul quale cominciò a strutturarsi il centro abitato che, molti anni più tardi, prese appunto il nome di San Mauro, in onore del Santo abate benedettino che, diretto in Francia, sostò presso l’abbazia nel VI secolo.
Un accenno infine al Parco del Meisino, una riserva naturale unica nel suo genere, che consente agli amanti del birdwatching di poter osservare più di 100 specie di volatili, tra cui alcune rare. Il Parco è attraversato dalla pista ciclabile che collega San Mauro a Moncalieri, costeggiando il Po. Ospita inoltre un maneggio e diversi centri didattici che organizzano attività per ragazzi e scolaresche.
Immagini fotografiche: Marco Saracco